I sopravissuti alle sessioni apposite

CFM E/G Le Salaiole 2006

sabato, novembre 04, 2006

STORIA ATTO 1

PER RINFRESCARVI LE IDEE VI RIMANDO ANCHE IL PRIMO PEZZO, CIAOOOOOO



Questa storia è di pura fantasia, fatti e persone citate sono inventate... Stasera sono in vena pure di scrivere una storia, mi stupisco di me ogni giorno. leggete e ditemi se vi è piaciuta.



E d'un tratto tutto intorno a me sparì, mi voltavo e non vedevo più nulla, era come se non ci fosse più nulla, era come se fossi in una stanza tutta buia, io da solo.
Chiusi gli occhi e cominciai a pensare cosa ero stato fino a quel momento, a cosa avevo fatto di buono, tanto, e di sbagliato, molto di più. Non riuscivo a capire come mai ora mi trovavo da solo, nel buio, eppure avevo amato, avevo gioito, avevo vissuto ogni mio singolo momento sia di difficoltà sia di gioia nel migliore dei modi, però non bastava, dovevo essere di nuovo solo.
Mi svegliai d'improvviso e capii che stavo sognando, scesi dal letto, era una serata torrida, un caldo soffocante e quindi decisi di bere un bel bicchiere d'acqua. Poi però il sonno non tornava, il sogno mi aveva fatto pensare davvero alla mia vita fino a quel momento, a tutte le persone che avevo incontrato e che avevo evitato di incontrare per il mio stupido orgoglio, mi resi conto di tutte le volte che prendevo per il culo gli altri e me stesso.
Le stelle sembravano prendersi gioco di me, sembravano dire alla fine te ne sei accorto, si mi ero accorto di tutte le cavolate che avevo fatto, di tutte le volte che avevo pianto per una cavolata, delle volte che pregavo per una cosa effimera, mi stavo rendendo conto degli sbagli che avevo commesso. Decisi allora che tutto sarebbe cambiato, che mi sarei rimesso nella retta strada, e così provai.
Provai da un giorno all'altro, ma ero troppo abituato a fare lo stronzo con tutti che alla fine non riuscivo a fare l'altruista con nessuno. Ci provai mille e mille volte ma nulla, non ci riuscivo.
Poi un giorno mentre passeggiavo lungo una strada tutto solo vedo un suonatore di strada che suonava una bellissima melodia; mi fermai a sentirla e ne fui come rapito, tutto intorno a me non c'era più, tutto era sparito, ero solo io e quella magnifica melodia. Allora in quel momento capìì che la solitudine non è poi così negativa, si ha un sacco di tempo per pensare a noi, per volerci bene e per amarci. Capìì che questo era quello che dovevo fare, amarmi, amare prima me e poi gli altri. Da quel momento tutti i sorrisi, tutte le situazioni erano diverse, tutte le volte che mi innamoravo era davvero amore perchè scoprivo nella persona qualcosa di vero, di unico, e da quel momento cominciai ad amare la vita.